Allo Speciale Frutta&Verdura 2016 ha partecipato anche Roversi di Linea Verde, parlando del suo comportamento di acquisto di prodotti ortofrutticoli. Secondo Roversi è “meglio spendere un po’ di più per acquistare ortofrutta di buona qualità; l’origine è l’elemento decisivo per determinare la scelta di un prodotto”. Inoltre il conduttore, oltre a toccare argomenti come l’e-commerce di ortofrutta, si è anche sottoposto al primo esperimento di brainmarketing.

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Il 2 Dicembre, a Milano, si è tenuto lo speciale Frutta&Verdura 2016, organizzato da Mark Up e Italiafruit News, nel quale si è parlato di brainmarketing e della possibilità di far diventare anche il settore ortofrutticolo un settore digitale.
Sul palco si sono alternati vari personaggi legati al settore alimentare, con i quali si è discusso di marketing e strategie digitali. “Michele Dall’Olio (head of marketing research & planning di Agroter) e Raffaella Quadretti (editorial manager di Agroter) – entrambi autori del rapporto – hanno alimentato il dibattito snocciolando i numeri contenuti nello Speciale. In particolare si sono concentrati sull’evoluzione dei consumi di ortofrutta tra babyboomers e millennials, hanno scandagliato i canali di acquisto preferiti e poi hanno approfondito l’ecommerce per frutta e verdura”.

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Il Made in Italy è sempre più richiesto ma non tutte le eccellenze italiane vengono percepite come tali all’estero. Un esempio sono le arance rosse di Sicilia, che hanno difficoltà a sfondare all’estero, a differenza delle mele del Trentino. In questo caso : “i produttori sono stati bravi ad affermarsi con un prodotto sicuramente meno esclusivo ma che ha beneficiato della capacità di aggregarsi, di valorizzare l’origine e la produzione di punta di un’area senza dimenticare le radici”.

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Nel pieno della stagione autunnale-invernale le carote di Lusia stanno lasciando il posto a quelle di Fondi. Le prime carote in mercato sono ancora un pò piccole, ma la situazione migliorerà entrando nel pieno della produzione.

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Le movimentazioni di cassette e pallet di Cpr System, a fine ottobre, registra un aumento del 6%. Secondo Cpr : “C’è un incremento d’interesse da parte della filiera distributiva sempre più attenta all’efficienza, al risparmio e al valore dei servizi offerti”. Nonostante i numeri positivi, Cpr vede ulteriori margini di crescita e punta alla ricerca di nuovi clienti per migliorare.

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L’Efsa ha mostrato i risultati del monitoraggio dei residui effettuato su  “83 mila campioni di alimenti provenienti da 28 Stati membri dell’Unione europea, incluse per la prima volta Croazia, Islanda e Norvegia. Il 97% risulta regolare, con il 53,6% di campioni privo di residui quantificabili e il 43,4%che ne conteneva nelle concentrazioni ammesse.”
Questi numeri rappresentano la conferma che i prodotti europei sono coltivati al meglio e sono una certezza per la nostra salute. Anche il monitoraggio sui prodotti biologici ha portato risultati positivi. Infatti il 98.8% di questi prodotti risulta privo di residui o nei limiti della legge.

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